domenica 30 settembre 2018

PSICOLOGIA

LO SVILUPPO DEL BAMBINO: PERCEZIONE, MOVIMENTO, LINGUAGGIO
Che cosa studia la psicologia dello sviluppo
Il rapporto natura/cultura nei processi di sviluppo
La psicologia dello sviluppo studia i cambiamenti nell'evoluzione psicologica dell'individuo: l'invidio è un soggetto in continua evoluzione. L'evoluzione degli strumenti di ricerca ha permesso di raggiungere risultati avanzati nella comprensione dei processi di sviluppo. Una delle questione più dibattute riguarda il rapporto natura/cultura. La conclusione è che corredo biologico, elementi ambientali ed esperienze interagiscono nella crescita individuale. Lo sviluppo è un processo complesso, nel quale entrano in gioco diversi elementi che vanno osservati all'interno di un contesto più ampio.

L'universo del bambino prima della nascita
I diversi stadi di sviluppo




Nel periodo della gravidanza lo zigote si trasforma a poco a poco in un bambino. Si distinguono tre fasi:
  • il periodo germinale, nei primi 21 giorni: si da origine allo zigote che comincia a crescere e impiantarsi nella parete uterina;
  • il periodo embrionale, dalla terza all'ottava settimana: si formano le strutture interne ed esterne del corpo e in questa fase viene definito embrione;
  • il periodo fetale, dalla nona settimana alla nascita: maturano i diversi organi e le parti del corpo e viene definito in questa fase feto.
I sensi nella vita prenatale e il ruolo della madre
Nei mesi che precedono la nascita, non vi è soltanto un accrescimento di peso e di volume, ma anche una maturazione delle funzioni sensoriali:
Il tatto è il primo sistema d'informazione che il feto ha su di sé e sull'ambiente. La pelle è uno strumento sensoriale completo dopo solo otto settimane di gravidanza.
L'olfatto è presente già dal secondo mese di gestazione. Lo sviluppo di questo senso viene sollecitato dai comportamenti della madre: molte sostanze del cibo materno passano nel liquido amniotico producendo le memorie olfattive.
Il gusto si sviluppa verso il terzo mese di gravidanza e da questo momento inizi a eseguire movimenti di deglutizione.
L'udito completa la sua struttura tra il secondo e quinto mese di gravidanza. Ciò è dimostrato dal fatto che i suoni prodotti con un diapason all'esterno del corpo materno provocano un'accelerazione del battito cardiaco.
La vista è già sviluppata verso il quarto mese e si completa prima della nascita con lo sviluppo dei fotorecettori, cioè le cellule che colgono lo stimolo luminoso e lo trasformano in un segnale per il cervello.
Il neonato competente
I riflessi nel neonato
Alla nascita il bambino capace di produrre una serie di risposte motorie, cioè i riflessi:

  • riflesso di Moro: se si fa cambiare improvvisamente posizione a un bambino esso tenderà ad aprire le braccia e le gambe;
  • riflesso di grasping: se viene stimolato il palmo della mano, il neonato fletterà le dita per afferrare qualsiasi cosa si trovi in contatto con la mano;
  • riflesso di marcia automatica: se si mette il bambino in posizione eretta esso produrrà movimenti di estensione delle gambe;
  • riflesso di rooting: se la pelle intorno alla bocca viene stimolata esso la muoverà in cerca del seno materno;
  • riflesso di Babinski: se gli si solletica la pianta del piede, egli fletterà le dita;
  • riflesso palpebrale: una forte luce provoca il riflesso di chiusura delle palpebre;
  • riflesso di ritirare il piede: se toccato da un oggetto pungente il bambino ritirerà il piede.
Tutti i riflessi inizialmente sono involontari, ma col tempo si trasformeranno in atti volontari.

Lo sviluppo nel primo anno e mezzo di vita
La prima tappa  
La conquista delle prime abilità motorie avviene solitamente attorno al primo anno e mezzo di vita: in questo periodo il bambino raggiunge una maggiore abilità nei movimenti e la posizione eretta. Per conquistare lo sviluppo postorale e arrivare alla posizione eretta, il bambino compie una serie di tappe, la prima delle quali riguarda il sostenimento della testa.  

La seconda e terza tappa
La seconda tappa consiste nella conquista della posizione seduta. Verso i 4/5 mesi il bambino riesce a stare seduto con un appoggio. La posizione seduta vera e propria avverrà nel nono mese di vita.
La terza tappa consiste nel riuscire a stare in piedi diritto. Essa avviene con un appoggio intorno al nono mese di vita e senza appoggio intorno agli 11/12 mesi

Il linguaggio
Linguaggio e intenzionalità comunicativa
Nei primi tre anni di vita si ha lo sviluppo del linguaggio nel bambino. Nel periodo prelinguistico (1-8 mesi) il linguaggio è caratterizzato da suoni e sperimentazioni di vocali e consonanti. Nel periodo linguistico (10-12 mesi) iniziano a comparire le prime parole. In questa fase la stimolazione degli adulti è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio. 

Sviluppo cognitivo e sviluppo del linguaggio in Piaget
Lo psicologo e pedagogista Jean Piaget ritiene che lo sviluppo del linguaggio sia legato allo sviluppo cognitivo e i messaaggi intenzionali non possono comparire prima delgi 8/10 mesi. Verso questa età il bambino comincia distinguere tra mezzi e fini: la comunicazione con lo sguardo, suoni e l'afferrare diventano un mezzo per raggiungere un fine.

domenica 16 settembre 2018

SOCIOLOGIA

NATURA E CULTURA
Il mondo della natura
Solitamente utilizziamo il termine "natura" per indicare i luoghi non modificati per opera dell'uomo. Ci viene spontaneo chiamare mondo naturale quello fatto di fiumi e alberi e mondo umano quello fatto di città, fabbriche, industrie. Però se riflettiamo più a fondo ci accorgiamo che tutto ciò che ci circonda è parte integrante della natura. Ad esempio vestiti, case, automobili sono anch'essi fatti di sostanze naturali, sebbene manipolate artificialmente. 
La cultura
Accanto al mondo della natura esiste anche un mondo dello spirito, cioè un mondo che raccoglie tutti i prodotti dello spirito umano, come pensieri, parole, discorsi, sentimenti. Questi prodotti sono ciò che chiamiamo "cultura". La cultura è il complesso di tutti quei comportamenti umani che non si possono spiegare sulla scorta delle leggi della natura. La cultura è tutto ciò che viene prodotto dallo spirito umano: moda e religione, libri e musica, abitudini, danze, leggi.


Il comportamento dell'essere umano e quello degli animali
Gli animali appartengono al mondo naturale e non a quello culturale. Il comportamento degli esseri umani è differente da quello degli animali per via degli elementi appresi dai genitori e dai membri adulti della società. Degli esperimenti dimostrano che molti comportamenti degli animali sono innati e non appresi. Tuttavia ci sono molti modi di fare degli animali che vengono appresi per esperienza da singoli individui di un branco e poi comunicati agli altri per imitazione. Anche il comportamento umano non è esclusivamente "culturale" ma determinato spesso da pulsioni istintive e riflessi condizionati.

LA CULTURA COME UNA SECONDA NATURA

Gli oggetti naturali e gli oggetti culturali
La cultura degli uomini, oltre al mondo dello spirito e al mondo della cultura, può essere chiamata anche mondo dell'uomo perché è qualcosa che solo gli esseri umani hanno sviluppato in maniera significativa. Molti oggetti naturali sono di fatto anche oggetti culturali: l'uomo li ha trasformati in maniera tale che essi sono divenuti veicoli di significato.


La cultura materiale
Per cultura materiale s'intende l'insieme di quegli oggetti materiali che, sia naturali che artificiali, per l'uso che ne viene fatto e per i significati che li vengono attribuiti finiscono per incorporare una valenza culturale

PSICOLOGIA

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO Accanto ai disturbi della comunicazione abbiamo la categoria psicopatologica dei disturbi dell’...