giovedì 21 febbraio 2019

SOCIOLOGIA

MAX WEBER

La razionalizzazione
La attenzione di Max Weber venne attirata dall'industrializzazione
come processo vasto che potrò alla nascita del capitalismo e dell'economia industriale, che egli chiama processo di 
razionalizzazione.  Anche il tedesco Max Weber si trova a riflettere sull'evento storico della società industriale, mettendone in luce alcune caratteristiche molto importanti. Da sempre l'umanità cerca di spiegarsi ciò che le accade intorno, attribuendo gli eventi a delle cause, a dei motivi. Ma molto diversi sono l'atteggiamento dell'uomo pre moderno e l'atteggiamento di quello moderno di fronte a ciò che non si capisce, di cui non comprendiamo le cause. Mentre il primitivo per spiegare ciò che non capisce ricorre a delle forze oscure e sovra mondane, l'uomo razionalizzato della società occidentale pensa che nulla sia di principio inesplicabile. Per Weber la razionalizzazione della società è quindi quel processo attraverso cui la fede nell'esistenza di cause in linea di principio comprensibili per tutti i fenomeni naturali.


La secolarizzazione
Un fenomeno parallelo alla razionalizzazione è, logicamente, una progressiva secolarizzazione della società, cioè la perdita di valore delle credenze religiose e superstiziose tradizionali a vantaggio di comportamenti più laici e razionali. La religione perde quindi la sua centralità e viene sostituita da una cultura più laica e materiale. 

L'etica protestante e lo spirito del capitalismo
Il miglior esempio del modo in cui la razionalizzazione opera nell'ambito religioso viene offerto dal protestantesimo e più precisamente dal calvinismo. Uno dei cardini della teoria calvinista è la dottrina della predestinazione, secondo la quale il nostro destino è segnato dall'eternità  poiché Dio ha già disposto la nostra personale dannazione o salvezza.    

domenica 17 febbraio 2019

PSICOLOGIA

LO SVILUPPO EMOTIVO E SOCIALE DEL BAMBINO
Lo sviluppo emotivo
Che cosa sono le emozioni


Le emozioni sono stati complessi dell'organismo caratterizzati da fattori psicologici e fisiologici. Ciò che proviamo, come ad esempio la paura, è uno stato mentale che provoca delle modificazioni fisiche. Questi cambiamenti rendono l'organismo pronto a una risposta adattiva, cioè idonea a favorire l'adattamento a una certa situazione.

Il ruolo delle emozioni
Le emozioni influenzano l'attenzione, la motivazione e gli interessi personali, e entrano in gioco anche nei processi di valutazione. Lo sviluppo emotivo è fondamentale e uno sviluppo emotivo regolare faciliterà la maturazione cognitiva. Infatti saper affrontare e gestire le proprie emozioni significa mettere in atto la risposta adatta in una certa situazione. 

Emozioni e relazione
Fin in dalla nascita, i bambini sono predisposti alla relazione con gli altri e alla comunicazione di emozioni. Lo scambio con la madre è la base dello sviluppo emotivo, infatti ella deve fare da specchio per le emozioni che il bambino prova in modo che il piccolo possa imparare a riconoscerle e ad entrare in contatto con la propria interiorità. 
Lo sviluppo di sè 
La definizione del sè
Nel primo anno di vita i bambini esprimo le loro emozioni e iniziano a comprendere quelle degli altri. Lo sviluppo emotivo del bambino è possibile grazie all'integrazione delle dimensioni cognitive, percettive e motorie con il proprio sé.
il sé è quindi la totalità delle componenti psichiche individuali, che permettono di distinguere ciò che appartiene a se stessi e ciò che invece appartiene alla realtà esterna. Gli studi sullo sviluppo delle emozioni hanno portato diverse teorie.

La teoria della differenziazione di Bridges
Secondo la teoria della differenziazione della psicologa canadese Katherine Bridges, i bambini al momento della nascita provano solamente una sorta di generica eccitazione, ossia di emozioni indifferenziate che si manifestano con movimenti disordinati e tramite il pianto. Solo in seguito le emozioni cominciano a differenziarsi. 

L'approccio differenziale di Izard
Secondo la tesi dell'approccio di Caroll Izard , il bambino fin dalla nascita prova interesse, gioia e disgusto. Si tratta principalmente di emozioni che svolgono una funzione adattiva e che servono ad interagire con l'ambiente. La rabbia e la paura farebbero poi la loro comparsa solo più tardi. 

L'empatia
L'empatia è un'emozione sociale particolare, è il saper entrare in sintonia con i sentimenti degli altri. Questa capacità è inizialmente presente come risposta riflessa agli stimoli esterni e successivamente come partecipazione attiva al comportamento altrui.

PSICOLOGIA

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